#64. Libertà
Le canzoni della Resistenza raccontate attraverso una storia, due dischi e tre libri, in occasione del 25 Aprile, Festa della Liberazione.
Ciao !
Ci sono un paio di aspetti che mi colpiscono nei brani del repertorio della Resistenza, e mi riferisco in particolare alle canzoni nate tra l’autunno del 1943 e la primavera del 1945: il costante sguardo al futuro e la fiducia nella vita nonostante le macerie, nonostante gli orrori. Ogni nota e ogni verso infondono speranza, ricordano al singolo il potere della collettività, tracciano una rotta verso l’avvenire: è un canzoniere civile che raccoglie valori universali, senza confini di tempo né di spazio.
«Se mi chiedessero cos’è ora la resistenza, in fin dei conti direi: la voce con cui la musica della vita si oppone al silenzio della morte»
Alessio Lega, La resistenza in 100 canti
Tra pochi giorni sarà il 25 Aprile, così questo Dispaccio racconta delle canzoni intonate da partigiane e partigiani, di due dischi che hanno celebrato la Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, di tre libri: un dizionario, un’antologia musicale e una graphic novel.
Le canzoni dell’avvenire
Le dita sono intirizzite dal freddo mentre annota sul taccuino sgualcito i versi di una canzone abbozzata tempo prima, quando ancora era uno studente universitario. Nel dicembre del 1943, Felice Cascione, nome di battaglia u’ megu (il medico), è accampato sulle colline del Ponente ligure insieme ai partigiani della sua brigata. Le parole fluiscono sulla carta dopo aver ascoltato una musica accennata alla chitarra da Giacomo Sibilla, detto Ivan, un giovane che dalla campagna di Russia è tornato con una melodia in testa: le struggenti note di Katjuša del compositore sovietico ebreo Matvej Blanter, con il testo del poeta Michail Isakovskij.
Quelle pagine esistono ancora, sono custodite all’Istituto Storico della Resistenza di Imperia, in una via che porta proprio il nome di Cascione, ucciso dai fascisti poche settimane dopo aver dato alla luce l’inno della Resistenza, prima che arrivasse Bella ciao a scaldare i cuori: Fischia il vento.
È proprio la melodia di Fischia il vento a introdurre, ogni sera alle nove e mezzo, le trasmissioni di Radio Libertà, una radio pirata ante litteram che trasmette dal piccolo centro di Callabiana, nel biellese. È nata da un’idea di Sandro Berruto, detto Sam, appassionato esperto di radiofonia che non si stanca di reclutare collaboratori e musicisti. La musica è colonna portante dei programmi, intercettati anche dal nemico, durante i quali si scambiano informazioni preziose, si infonde coraggio, si tiene alto il morale dei partigiani e delle loro famiglie lontane.
Ma cosa cantano i partigiani? Nelle loro bisacce, c’è il patrimonio musicale di ogni giorno: le canzoni in voga ascoltate alla radio e al cinema, i canti popolari delle campagne e delle fabbriche, gli inni di chiesa, quelli imparati al fronte, le canzoni di propaganda socialista e comunista, le parodie dei canti di regime. Queste prime canzoni nascono su melodie già note, inventando versi che raccontano il presente e che, soprattutto, guardano verso un futuro incerto, ma desiderato.
Ciascun brano è materia viva, improvvisata e tramandata; identifica lo sguardo all’avvenire, la vocazione alla libertà della lotta popolare. Anni dopo la fine della guerra, ciascuno di noi li ha imparati oralmente, in famiglia o nelle manifestazioni collettive, ascoltando le registrazioni degli anni Sessanta e le canzoni composte o reinterpretate da grandi poeti e musicisti.
Quando mi capita di riascoltare o rileggere le canzoni della Resistenza, mi rendo conto di trovarmi al cospetto di valori e sentimenti inossidabili, di ideali nel cuore di donne e uomini di ogni tempo. Quelle canzoni invitano, per parafrasare Patti Smith, a credere in ciò che sogniamo, a credere che uniti possiamo capovolgere il mondo, trasformare persino il moto di rivoluzione della terra.
Un articolo per approfondire? Eccolo: Bella ciao, la storia del canto simbolo della Resistenza, di Silvia Morosi e Paolo Rastelli.
Guardali negli occhi
Nel 1995, per il cinquantesimo anniversario della Liberazione, viene pubblicato un disco storico, un’antologia musicale curata dai C.S.I. - Consorzio Suonatori Indipendenti: è Materiale resistente 1945-1995. Tra gli interpreti ci sono gli stessi C.S.I. con Guardali negli occhi.
Una versione dal vivo della canzone è inclusa anche nel disco live La terra, la guerra, una questione privata. L’album è stato registrato dal vivo nella chiesa di San Domenico ad Alba (Cuneo), quando i C.S.I. tengono lo storico concerto Un giorno di fuoco, in memoria di Beppe Fenoglio.
Nella notte ci guidano le stelle
C’è Bella ciao in due versioni, una al femminile di Yo Yo Mundi e Lalli, e una cantata da Vinicio Capossela e Dimitris Mystakidis; c’è una Fischia il vento strumentale interpretata dall’americana Marisa Anderson; c’è il canto rivoluzionario spagnolo A las barricadas che rinasce con il curdo Serhat Akbal insieme a Kento e Bestierare. Nasce così un nuovo racconto della Resistenza, un inno collettivo ai valori universali di libertà, speranza, solidarietà.
Nella notte ci guidano le stelle è una raccolta di 15 brani, tutti inediti, tranne Il nemico di Massimo Zamboni, e composti per l’occasione, fatta eccezione per Il partigiano dei Marlene Kuntz e Bella ciao di Vinicio Capossela.
Ad accompagnare il progetto ci sono un video di Francesco Bartoli — realizzato con materiali tratti dal documentario Giorni di gloria del 1945 sulla canzone Sbandati — e i dipinti di Beppe Stasi.
Nella notte ci guidano le stelle. Canti per la Resistenza esce il 25 aprile per Squilibri Editore (gli utili saranno devoluti alla Mezzaluna Rossa Kurdistan).
Tre libri
📖 Dizionario #antifa
Molte parole ed espressioni usate e abusate nel linguaggio quotidiano celano significati violenti, razzisti, sessisti. Il Dizionario, curato da Stefano Catone, è lo strumento perfetto, in costante aggiornamento, per custodire la memoria storica e allenare uno sguardo critico sulla realtà.
Dizionario #antifa, a cura di Stefano Catone (People, 2023)
🎶 La resistenza in 100 canti
I canti dei partigiani, le riflessioni del dopoguerra, le canzoni dell’antifascismo in un volume che è molto più di un’antologia. Alessio Lega scrive pagine avvincenti come un romanzo in musica e rigorose nella ricerca storica, senza trascurare qualche intimo ricordo.
La resistenza in 100 canti, a cura di Alessio Lega (Mimesis Edizioni, 2022)
💭 La Rosa armata
La scrittrice Costanza Durante e l’illustratrice Elisa Menini, in perfetta alchimia artistica, scelgono la graphic novel per raccontare la Resistenza attraverso lo sguardo delle donne, in una battaglia personale, politica e universale per la conquista della libertà.
La Rosa armata, di Costanza Durante ed Elisa Menini (minimum fax, 2022)
Per il Dispaccio di oggi è tutto.
E tu, come celebrerai il 25 Aprile? Raccontamelo, se ti va; raccontami se nella tua famiglia ti hanno insegnato canzoni della Resistenza.
Se hai voglia di condividere le tue idee, se hai domande, consigli, se non dormi, se pensi che parole e musica possano e debbano cambiare il mondo: scrivimi.
A presto,
Samantha
❤️
Wow, quanti spunti musicali. E grazie anche per il Dizionario #antifa, me l'ero perso.