Ciao !
(Hai letto l’oggetto della mail sulle note di Paola e Chiara? L’ho fatto anche io mentre scrivevo, non temere).
Come stai? Dunque, l’estate è iniziata ufficialmente, così ho pensato di realizzare un numero speciale, dove ho selezionato dieci festival musicali italiani per immergersi nel rapporto tra arte, natura e territorio.
C’è anche una nuova puntata degli Accenti, con protagonista
Via, senza indugi.
Una metafora della vita
Il battito del mazzuolo sullo scalpello, il tintinnio del metallo sul granito, il fruscio del pietrisco che ruzzola a valle, l’ululato profondo del corno, il segnale che annuncia le detonazioni nelle cave: per generazioni, le giornate dei piccoli paesi intorno al giacimento granitico affacciato sul lago d’Orta sono state scandite da questi suoni, dalle voci e dai canti di chi lavorava la pietra.
L’eco degli scalpellini — i picasass, gli spaccapietre, in dialetto — oggi risuona solo nella memoria di chi abita la sponda occidentale del lago.
Almeno fino a qualche giorno fa.
Seguendo sui social le vicende di Ci sarà un bel clima, sono incappata in Minatori del suono, un festival che si è tenuto proprio da quelle parti, in provincia di Verbania, a Madonna del Sasso. Un evento con performance di soundscape, dibattiti sull’ambiente, escursioni nei boschi e concerti con una vista mozzafiato sulle acque del lago.
Per tre giorni, il granito e la tradizione degli scalpellini hanno dato vita a un’alchimia speciale che ha intrecciato musica, ambiente e storia locale. Sono nati così una fucina di creatività e uno spazio di aggregazione incastonati in un gioiello paesaggistico.
Ecco una magia dei festival estivi.
Fermandosi a riflettere, ci sono tre gesti chiave che ci accompagnano ogni volta che ci prepariamo a partecipare a un festival:
Compiere un atto di fiducia, perché se è vero che scegliamo i biglietti e programmiamo un viaggio in base alla line-up, è certo che ci troveremo a confronto con realtà sconosciute: in quell’istante ci affidiamo alla musica, alla curiosità senza pregiudizio.
Abbandonarsi alla scoperta, perché nel tempo del festival intercettiamo nuovi suoni, assistiamo a performance, scopriamo libri, esperienze artigianali, visitiamo paesaggi, incontriamo persone che potrebbero davvero lasciare un segno, anche lieve, nella nostra esistenza.
Accettare l’invito al confronto, con l’arte e con chiunque incontriamo, persino con noi stessi, fuori dalle nostre comfort zone: sono istanti di vulnerabilità sana, di accettazione e rispetto che nascono tra persone unite in uno stesso luogo e in uno stesso tempo, con la stessa luce negli occhi.
Se ci pensi bene, spesso la quotidianità ci allontana da questi momenti, con la sua dose di tecnologie e algoritmi, con il suo vizio di eliminare il fascino dell’imprevisto e ingabbiare chiunque in ritmi frenetici, in agende già compilate.
Un festival musicale è un momento di rinascita, o almeno per me è sempre stato così.
10 festival estivi tra musica e natura
L’estate italiana è costellata di festival musicali, e ce ne sono di ogni tipo: grandi e piccoli, dal respiro internazionale e con uno sguardo sul territorio locale, dalla limpidezza acustica e pulsanti elettronica.
Ne ho scelti dieci, e non è stato facile, sparsi un po’ ovunque, interessanti per la proposta musicale e culturale e perché rappresentano la giusta occasione per scoprire luoghi stupendi, senza trascurare una riflessione sul rapporto tra arte, territorio e natura.
Open Sound Festival
Dove: Matera
Quando: dal 6 all’8 luglio; il 15 luglio a San Severino Lucano (Potenza)
Performance collettive e inedite intrecciano musica contemporanea, danza e suoni della tradizione, dando vita a nuovi repertori musicali in luoghi pittoreschi di Matera, con un’incursione anche al Pollino Music Festival.
Foglia Tonda
Dove: Località Razzuolo, Borgo San Lorenzo (Firenze)
Quando: dall’8 al 10 luglio
Foglia Tonda è «un Festival di arte, passi e parole tra le comunità dell’Appennino», un fine settimana tra passeggiate, spettacoli diffusi e itineranti, workshop e concerti, come quello di Ginevra Di Marco.
Ground Music Festival
Dove: Franciacorta, Val Trompia e Bassa Bresciana
Quando: dal 21 al 23 luglio
Partecipare a un concerto, tra i live di Giovanni Truppi e Micah P. Hinson, può essere un modo per immergersi nella natura, in un territorio in cui boschi e cascate si trasformano in palchi naturali, cornici intime e luoghi d’incontro.
Tinca Timpa
Dove: tra Prizzi (Palermo) e Santo Stefano Quisquina (Agrigento)
Quando: dal 28 al 30 luglio
Un festival internazionale nel cuore della Sicilia, creato da un gruppo di giovani dell’entroterra nella scenografia dei Monti Sicani: il nome nasce da un gioco di parole ripescate dal dialetto che, oggi, diventano baluardo di rinascita culturale.
Bloc Fest
Dove: Pisciotta (Salerno)
Quando: dal 4 al 6 agosto
Il protagonista assoluto è il Parco Nazionale del Cilento, con le sue bellezze naturali e l’energia delle comunità locali; un festival diffuso dove la musica scorre tra strade antiche e si immerge in panorami unici.
MAST Festival
Dove: Scicli (Ragusa)
Quando: dal 10 al 13 agosto
Le voluttuosità barocche di Scicli ospitano musica elettronica e arti visive; arte e territorio si contaminano in uno scambio continuo di linguaggi e visioni. Il tema dell’edizione, Aere, è una riflessione sul continuo mutamento.
Scena Natura
Dove: Bologna
Quando: fino al 15 settembre
I colli bolognesi, tra calanchi e sentieri panoramici, ospitano un festival dove l’ambiente è scenario e ispirazione per poesia, musica, cinema e teatro, per immergersi totalmente in un «dialogo tra le arti e il verde».
Musicastelle
Dove: diverse località in Valle d’Aosta
Quando: 1, 9 e 15 luglio; 10 e 30 settembre
Concerti in alta quota, gratuiti, senza sedie per il pubblico né palco per artiste e artisti, che si esibiscono in acustico sotto le stelle: i Coma Cose hanno inaugurato la stagione a giugno, Alex Britti siglerà la chiusura a settembre.
Suoni Controvento
Dove: diverse località in Umbria
Quando: da luglio a settembre
Da Norcia a Spoleto, il festival si snoda nello splendore dei paesaggi umbri tra eventi di letteratura, musica e teatro, attraversando cittadine e sentieri naturali, per inerpicarsi fino agli spettacoli in alta quota.
Campo Base Festival
Dove: Oira (Verbania)
Quando: dall’1 al 3 settembre
Storie del bosco, cultura della montagna, arte, musica e natura nell’incanto della Val d’Ossola. Tra i vari eventi, il festival ospiterà la prima assemblea dal vivo degli Stati generali dell’azione per il clima.
Per tutte le info, clicca sui nomi dei festival e arriverai sul sito ufficiale, oppure scrivimi!
Mostre, ne abbiamo?
Ecco un paio di mostre fotografiche, una in un Puglia e una in Umbria, che puoi inserire nei tuoi itinerari estivi.
Perfect Day, Lou Reed e la New York di Andy Warhol
Una rassegna di oltre cinquanta scatti e, in chiusura, alcune prime edizioni dei dischi di Reed e dei Velvet Undergound.
MArTA (Taranto), fino al 9 luglio; info su medimex.it.
David Bowie | Steve Schapiro: America. Sogni. Diritti
Il sodalizio artistico e umano tra l’artista e il fotoreporter raccontato in settanta scatti; bonus il documentario di Schapiro An Eye On American Icons.
CAOS (Terni), fino al 15 ottobre; info su caos.museum.
Conversazioni con chi ascolta, osserva, immagina, scrive:
Alessia Bisini, Let’s Go Girls!
Un giorno, Alessia Bisini mi ha scovata e ha inserito i Dispacci nel suo Club delle newsletter: così ho scoperto uno spazio di musica suonata a tutto volume, frizzante e appassionato.
Cominciamo con ordine: chi sei, cosa fai nella vita?
Ciao a tuttə! Sono Alessia Bisini, redattrice freelance e ufficio stampa. Nella vita scrivo di musica (il mio primo grande amore!) per diverse testate di settore, occupandomi della stesura di recensioni, interviste, charts e approfondimenti sul mondo musicale nazionale ed internazionale a trecentosessanta gradi. Inoltre, curo la promozione di progetti sempre legati al mondo musicale e culturale: singoli, album, eventi e videoclip.
Quando e come nasce la tua newsletter?
Let’s Go Girls! nasce a marzo 2023 dall’esigenza di creare uno spazio in cui poter scrivere liberamente di musica, giornalismo, podcast, cultura pop e femminismo, ma anche dalla speranza di poter diventare un punto d'incontro per tutte le professioniste di un’industria ancora fin troppo declinata al maschile, offrendo consigli, spunti, riflessioni e considerazioni senza filtri.
Piccola curiosità! Deve il suo titolo all’incipit di Man! I Feel Like A Woman! di Shania Twain, ma originariamente avrebbe dovuto chiamarsi Jukebox Logorroico.
Il connubio tra parole e musica è il tuo tratto distintivo, quanto ha influito nella tua vita da freelance?
La scrittura e la musica mi accompagnano da quando ne ho memoria e hanno sicuramente definito il mio percorso professionale. Recensire un singolo o un album, intervistare un artista e scoprire il mondo artistico e creativo che si cela dietro un disco, andare ad un concerto e poterlo raccontare ad un pubblico appassionato o semplicemente curioso di saperne di più, è il motore di quello che faccio. Sembrerà un cliché, ma non riesco ad immaginarmi in un contesto diverso.
Quando mi siedo davanti al pc e inizio a buttare giù pensieri, osservazioni e riflessioni, mi sento proprio nel mio elemento naturale.
Adesso la parte complicata per una musicofila: la tua colonna sonora ideale della vita.
Questa è veramente una domanda difficile! Il cuore batte fortissimo per Dreams dei Fleetwood Mac, anche perché sono innamorata da sempre di Stevie Nicks, della sua scrittura e della sua presenza scenica.
Sul comodino, invece, che libri consiglieresti di tenere?
Sicuramente Mille splendidi soli di Khaled Hosseini (Piemme), Cime Tempestose di Emily Brontë (Feltrinelli, Einaudi) per non farsi mancare un bel classico e infine un consiglio di lettura per tutte le aspiranti giornaliste musicali: I’m Not With The Band: A Writer’s Life Lost In Music di Sylvia Patterson (Sphere).
Novità e regali (per te)
Da qualche giorno, se ti va di condividere i Dispacci e invitare altre persone amiche a iscriversi, sappi che potrai ricevere in cambio dei regali. Ecco il catalogo premi:
un articolo scritto per te (3 iscrizioni): decidi un tema — che abbia a che fare con la musica — e lo approfondirò scrivendo un pezzo;
un itinerario musicale (5 iscrizioni): scegli una meta, un viaggio, un territorio e realizzerò un itinerario su misura per te, reale o immaginario;
una guida all’ascolto personalizzata (10 iscrizioni): pensa a un disco, un genere, un posto nel mondo e studierò una guida con curiosità e spiegoni vari.
Il link da condividere e utilizzare è questo.
Ok, per oggi è davvero tutto.
Se nei tuoi orizzonti estivi balena un festival musicale, nel nostro paese o in giro per il mondo, ti va di raccontarmelo? Mi piacerebbe ricevere un dispaccio da te.
Qui ci rileggiamo tra un paio di mercoledì, direi con il penultimo appuntamento della stagione, poi liberi tutti: che ne pensi?
Se dovessi mancarti, puoi sempre trovarmi su Instagram.
A presto, stai bene.
Samantha
Ma dai, compare pure la Valtrompia dentro Dispacci! Per il Ground Music Festival arriverà nel mio paese il chitarrista Marc Ribot.